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OpenAI lo licenzia, addio a Sam Altman: sarcasmo AI e la farsa della fiducia nel futuro della stessa



Il mondo dell'intelligenza artificiale è in fermento. L'ultimo pettegolezzo? Sam Altman, CEO di OpenAI, è stato gentilmente accompagnato alla porta. E no, non è uno scherzo programmato da ChatGPT per testare la sua abilità nel creare scenari distopici.


La notizia ha del paradossale: OpenAI, l'entità che ha creato una delle IA più avanzate al mondo, ora si trova a fare i conti con le dinamiche umane più banali – come la fiducia (o la mancanza di essa). La direttrice tecnica Mira Murati prende il timone, presumibilmente sperando di navigare in acque meno agitate.



Ma cosa è successo esattamente? I dettagli sono avvolti in un'aura di mistero degna di un romanzo di spionaggio. Si parla di comunicazioni non sincere e di giochi di potere. Forse Altman ha programmato ChatGPT per rispondere a tutte le email al posto suo, e il consiglio di amministrazione se n'è accorto? O forse, come suggerito da alcuni commenti online, si tratta di intrighi internazionali con vendite segrete di algoritmi a governi non proprio amichevoli.



L'ironia della situazione è palpabile. Un'azienda che si occupa di intelligenza artificiale affronta problemi umani molto reali. Forse la prossima mossa di OpenAI sarà sviluppare un algoritmo per gestire i propri drammi interni. O magari potrebbe semplicemente usare ChatGPT per scrivere comunicati stampa più convincenti.


Ma non lasciamoci trascinare troppo nel cinismo. Questi eventi dimostrano che, nonostante i grandi passi avanti nell'IA, le organizzazioni che le gestiscono sono ancora profondamente umane, con tutte le complicazioni che ne conseguono. È un promemoria che, nonostante la crescente sofisticatezza delle nostre creazioni tecnologiche, la realtà umana rimane intrinsecamente imprevedibile e, talvolta, irresistibilmente comica.



In fondo, forse è meglio così. In un mondo dove le macchine possono scrivere poesie, comporre musica e persino creare opere d'arte, è rassicurante sapere che ci sono ancora alcune cose che richiedono il tocco umano – come decidere chi dovrebbe essere il CEO di una delle aziende di IA più influenti del mondo.



E così, mentre attendiamo il prossimo capitolo di questo dramma aziendale, ricordiamoci di prendere anche l'intelligenza artificiale con un pizzico di ironia. Dopotutto, come diceva qualcuno, "l'umorismo è solo un'altra difesa contro l'universo".


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