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Le 10 Aziende Peggiori del 2023 Premiate col Golden Cactus da 60 Millions de Consommateurs




È di nuovo quel periodo dell'anno in cui il giornalismo si fonde con l'indignazione collettiva.

La rivista francese "60 Millions de Consommateurs" ha pubblicato la sua lista annuale delle peggiori aziende, un inaspettato "onore" simboleggiato dal "Golden Cactus" per l'anno 2023.



Queste aziende, alcune delle quali sono nomi noti come Bayer, Shein e Ikea, si sono distinte per le loro pratiche commerciali scorrette, incluso il fenomeno della shrinkflation e il tanto criticato greenwashing.


Al primo posto della lista, troviamo Carrefour, accusata di shrinkflation, ovvero la pratica di ridurre le dimensioni del prodotto mantenendo invariato il prezzo. I consumatori hanno esposto l'azienda, condividendo su Twitter immagini incriminanti che hanno raggiunto un milione di visualizzazioni. Ikea, da parte sua, ha ricevuto il "Cactus greenwashing" per il suo programma di recupero mobili usati, criticato per la sua inefficacia, specialmente con oggetti ingombranti come i divani.


Tra gli altri "vincitori" spiccano nomi come Google, per la pubblicità ingannevole, e Urgo, attirando critiche per la sua pratica di generosi regali ai farmacisti, una mossa in netto contrasto con le norme etiche del settore. Shein è stata invece segnalata per il suo contributo alla sovrapproduzione e al riscaldamento globale, nonché per le pessime condizioni di lavoro dei suoi operai.


SNCF ha attirato critiche per i suoi alti prezzi e problemi logistici, mentre Ticketmaster è stato accusato di pratiche di vendita ingiuste, in particolare durante la vendita dei biglietti per il concerto di Taylor Swift. ManoMano è stato messo sotto accusa per il suo sistema di recensioni, apparentemente manipolato.


Bayer e Syngenta chiudono la lista per non aver condiviso studi cruciali sull'impatto dei loro pesticidi sullo sviluppo del cervello.


Ecco la classifica completa:


1 Carrefour

2 Ikea

3 Cnam

4 Google

5 Urgo

6 Shein

7 SNCF

8 Ticketmaster

9 ManoMano

10 Bayer


Per questo riconoscimento negativo getta luce su pratiche commerciali discutibili, spingendo consumatori e osservatori a chiedersi: quali saranno le mosse future di queste aziende?


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