Viviamo nell'epoca di Apple, Google e Tesla", afferma Marcus Byrne dell'agenzia creativa Thinkerbell in Australia. "Il design minimale ha oramai preso il sopravvento su tutto così ho sfidato i trend attuali di design chiedendomi "Cosa farebbe un artista come Gaudí?".
Utilizzando il software Midjourney AI e Photoshop ho iniziato a creare una serie di gadget moderni nello stile colorato e curvilineo dell'architetto spagnolo.
"Trasformo in sostanza apparecchi elettronici cui siamo abituati per il loro stile minimal e squadrato, in sculture moderne in stile art nouveau".
Byrne è tutto sommato non perfettamente a suo agio nel chiamare questi suoi gadget in stile Gaudí come frutto del suo lavoro - “Sono idee astratte ed ho usato l'intelligenza artificiale per dar loro vita. Con questo esercizio, ho confermato quanto l'hai sia oggi una forza enorme e dirompente. Non credo davvero che le macchine o gli algoritmi facciano effettivamente vera arte.
Chiaramente questo vengono nutriti con miliardi di immagini d'arte spesso senza credits o compenso per gli artisti originali da cui prende ispirazione. I dibattiti morali ed etici sulla tecnologia sono preoccupanti. E si dovrà sicuramente fare qualcosa per proteggere i proprietari dei diritti dei lavori di partenza utilizzato anche per istruire gli algoritmi.
Però, dove siamo oggi, è già troppo lontano dal processo iniziale di addestramento.
Come si dice, i buoi sono già scappati dalla strada e ci troviamo con uno strumento che equivale ad una vera rivoluzione industriale moderna"
Se i proventi del lavoro dell'AI verranno poi suddivisi in futuro fra tutti gli artisti alla base del lavoro e dell'apprendimento lo decideranno sicuramente i tribunali ed i giudici.
Intanto come consumatori non possiamo che goderci i risultati.
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