L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha recentemente riportato, riportando termini leggermente più scientifici dei nostri, che in Italia stiamo vivendo una vera "epidemia" di cancro, con 390.700 nuove diagnosi previste per il 2022 (erano 376.600 nel 2020).
Le cause di questo aumento vengono attribuite a stili di vita malsani, come il sovrappeso, l'obesità, il fumo e la sedentarietà, oltre al fatto che le normali attività di diagnosi, interventi chirurgici e terapie sono state interrotte a causa della pandemia. Inoltre, la sedentarietà forzata durante i lockdown non ha certo beneficiato la nostra salute.
Tuttavia, c'è anche il possibile ruolo causale dei vaccini a mRNA nell'insorgenza e/o progressione di forme tumorali. I vaccini a mRNA sono senza precedenti e ci sono ancora molte incognite su di loro, come la quantità di proteina Spike prodotta, per quanto tempo viene prodotta e dove si distribuisce. È anche stato dimostrato che la proteina Spike ha un'azione pro-infiammatoria e può interagire con le complesse funzioni biologiche dell'organismo, in particolare interferire con la produzione di citochine.
I vaccini a mRNA non sono stati testati per genotossicità o cancerogenicità e non si conoscono gli effetti a lungo termine.
Ci sono casi pubblicati di nuova insorgenza e progressione del cancro dopo l'uso dei vaccini a mRNA, ma non c'è ancora una prova causale.
È importante che gli effetti a lungo termine dei vaccini a mRNA vengano attentamente monitorati e che si faccia una valutazione indipendente dei rischi e dei benefici.
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